Corte di cassazione – Sezione VI penale – Sentenza 20 gennaio 2014 n. 2347. Premessa: la legge 189/2012, all’articolo 3, prevede che il medico non risponde penalmente per colpa lieve, allorquando si attenga a linee guida ed a un protocollo accreditato dalla comunità scientifica. Tuttavia, la Suprema Corte ha ritenuto che risponde penalmente il chirurgo che sbaglia la protesi al seno, anche dopo la legge Balduzzi, in quanto ha ritenuto che la piena sussistenza di un notevole grado di imperizia dell’imputato nei due interventi chirurgici. L’imputato è quindi incorso in quella colpa grave tutt’ora rilevante nell’ambito della professione medica e rinvenibile nell’ ”errore inescusabile, che trova origine o nella mancata applicazione delle cognizioni generali e fondamentali attinenti alla professione o nel difetto di quel minimo di abilità e perizia tecnica nell’uso dei beni manuali o strumentali adoperati nell’atto operatorio e che il medico deve essere sicuro di poter gestire correttamente o, infine, nella mancanza di prudenza o di diligenza, che non devono mai difettare in chi esercita la professione sanitaria”. © RIPRODUZIONE RISERVATA