Corte di Cassazione, sezione VI penale, 13 marzo 2014 n. 12004. Una bambina era stata sottoposta a gravi maltrattamenti consistiti in offese, umiliazioni e violenze, che si concretizzavano in mancata alimentazione, assenza di visite mediche e che avevano provocato uno stato di denutrizione e conseguente mancata crescita e un indebolimento della funzione visiva. La Cassazione ritiene che che per individuare la nozione di lesione personale grave di cui all’articolo 572 comma 2 bisogna accedere alla nozione di “malattia”. Questa nozione ricomprende non solo le alterazioni di natura anatomica, che possono anche mancare, bensì tutte quelle alterazioni da cui deriva una limitazione funzionale o un significativo processo patologico ovvero una compromissione delle funzioni dell’organismo, anche non definitiva, ma comunque significativa. In questo ambito, rientrano le ipotesi di mancata o ritardata crescita dei bambini, trattandosi di disturbo patologico che richiede adeguati esami diagnostici e opportuni trattamenti terapeutici per fronteggiare quello che e’ una vera e propria forma di alterazione del normale ritmo di sviluppo del minore.